Associazione Antigone: allarme carceri

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- 589.Questo è il numero di suicidi avvenuti nelle carceri italiane negli ultimi dieci anni. Ci tengo però, a far sì che voi riflettiate su una tremenda verità: i numeri, che appaiono così freddi nella quotidianità, quasi mai sono solo quello, in questo caso, rappresentano vite.
Vite di uomini e donne, in una fascia d'età che comprende tutti (tra i 18 e gli 89 anni) ma i suicidi sono il drammatico effetto causato dalle più generali condizioni inumane che si vivono nelle carceri: il sovraffollamento, la fatiscenza delle strutture, la violenza perpetrata a volte dalle forze dell'ordine; tutto ciò alimenta la disumanizzazione dei detenuti, e allinea sempre più le carceri ad una vera e propria forma di tortura. L'associazione Antigone è una realtà attiva proprio a favore di questa tematica, della quale la politica è incurante nella sua totalità, perché è per noi difficile premurarci di chi ha fatto del male, in quanto, inconsciamente, riteniamo che le vittime debbano essere di conseguenza dei "santi", creature angeliche; inermi in balia del carnefice.

com. 7 art.1 legge sull'ordinamento penitenziario (I. n. 354/1975): "nei confronti dei condannati e degli internati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno, al reinserimento sociale degli stessi"

L'associazione Antigone nasce nel 1991 in seguito all’esperienza editoriale dell' l'omonima rivista, che aveva come oggetto la critica alla cultura dell'emergenza in ambito penale. Mauro Palma fonda una realtà “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”, egli ne divenne anche primo presidente, successivamente ha ricoperto incarichi internazionali e istituzionali nel campo della prevenzione della tortura. L’attuale presidente è Patrizio Gonnella.
L'impegno della fondazione si concentra sulla giustizia in varie forme, con campagne contro la pena di morte a livello internazionale e sulle condizioni di vita dei detenuti sul suolo italiano; sarà a proposito di ciò che nel 1998 verrà istituito l'Osservatorio sulle condizioni dei detenuti, che consiste nel invio annuale di un gruppo composto da 90 volontari autorizzati dal ministero della giustizia all'interno di più di 200 case circondariali al fine di ottenere un monitoraggio indipendente, sono quindi pubbliche schede nelle quali si descrivono le condizioni strutturali, il clima detentivo, il rispetto della legislazione penitenziaria e altre caratteristiche rilevanti della struttura in oggetto.
Verrà poi istituito nel 1998 il Garante nazionale delle persone private della libertà.

Antigone è estremamente attiva e tra le azioni degne di nota c'è senza dubbio la creazione del primo sportello di informazione legale nel carcere romano di Rebibbia; ad oggi gli sportelli sono 10 in tutta Italia. Sarà poi nel 2000, invece, che verrà redatto dall'associazione il Primo rapporto sulle condizioni dei detenuti: punto di riferimento indispensabile per giornalisti e in generale chiunque sia alla ricerca di informazioni puntuali sul sistema penitenziario italiano; ad oggi il rapporto viene redatto annualmente. 

All'interno di quello dello scorso anno l'associazione evidenziava alcuni dati allarmanti: la popolazione detenuta ha raggiunto i 62.153 individui al 16 dicembre 2024 a fronte di una capienza effettiva di 47.000, il tasso di sovraffollamento si attesta al 132% e si sono registrati 88 suicidi.

I dati relativi a molte case circondariali, comprese le due Genovesi (a Marassi e Pontedecimo) sono visibili pubblicamente al sito dell'associazione Antigone alla voce osservatori.

Riccardo Bagnato