Da Battistine a Muscat con il coro del Carlo Felice

Il coro delle voci bianche del Carlo Felice di Genova
Il coro pronto per lo spettacolo 
- La redazione del Klee questa settimana ha intervistato Nina De Gregorio, studente del Liceo al terzo anno, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza di tournée fatta da poco in Oman. Nina fa parte del coro delle voci bianche  del Carlo Felice, in particolare canta tra le voci basse da quando aveva 10 anni. Nina ha cantato in numerose opere. Tutto inizia quando per necessità alcune soliste dovettero partire per l'Oman in occasione dell'opera di Britten "Midsummer's night dream" adattata dalla commedia di Shakespeare. Poiché nella scenografia i costumi sono fatti altamente su misura e cambiare tutto a metà lavoro non era conveniente, la direzione decise andare in trasferta e di fare esibire tutto il coro al teatro "Royal Opera House Muscat" nella capitale dell' Oman Mascate. Ci teniamo a specificare che raramente il teatro decide di andare fuori Italia quindi questo evento è molto particolare. Il coro è partito il 29 gennaio ed è rimasto ben due settimane.

Il coro in posa all'esterno
del teatro
Come è andata questa esperienza? e cosa hai vissuto in Oman?  
Allora innanzitutto mi sono confrontata con una realtà totalmente diversa dalla nostra, è stata soprattutto un'esperienza molto formativa per il mio percorso, ma partiamo dall'inizio.  Sin da subito ho notato un ambiente molto sorvegliato, anche quando siamo passati dall'aeroporto sono stati molti i controlli. Come ambiente sono stata molto bene, siamo stati praticamente tutto il tempo nella nostra bolla tra teatro e hotel. Anche a livello di libertà personale non potevamo uscire molto dagli schemi anche per necessità delle preparazioni. E' stata un'esperienza anche piacevolmente sorprendente poiché abbiamo avuto modo di conoscere persone del posto con le loro storie, ci raccontavano della loro formazione che era molto ampia. Abbiamo anche avuto occasione di chiedere a delle ragazze del posto il loro stile di vita, totalmente diverso dal nostro. Parlando invece dell'esperienza fatta con il teatro abbiamo provato praticamente tutti i giorni, abbiamo dovuto riprendere e migliorare, perché un'opera ha bisogno di molto impegno non solo proprio ma anche del lavoro di squadra e altrui. E' comunque andata veramente bene con un discreto numero di persone e complimenti, quindi possiamo dire che il duro lavoro è stato ripagato. Il Royal Opera House Muscat è qualcosa di spaziale, spazi enormi e si sentiva molto la ricchezza e la raffinatezza  del posto. 

Un interno del teatro (vi ricorda qualcosa?)
Ti ha lasciato qualcosa in particolare? Ci torneresti?
Assolutamente sì, ci tornerei, è stata un'esperienza molto bella anche con i miei amici e coetanei, ho potuto assistere a un mondo totalmente diverso dal mio e ho avuto occasione di avere dell'esperienze gestione di sestessi.  Comunque non era una vacanza quindi c'era tanto da lavorare però è stato gratificante anche se stancante.

Momenti particolari che ci vorresti raccontare? Si, degli episodi ci sono stati che raccontano un po' la realtà vera di quegli paesi, una volta in piscina una madre ha provato a mettersi a bagno dopo suo marito e figli, le guardie l'hanno subito fermata e esortata a uscire, purtroppo c'è anche questa realtà.

Grazie a Nina De Gregorio per l'intervista.

 


L'esterno del Royal Opera House di Muscat
L'esterno del Royal Opera House di Muscat

A Midsummer Night's Dream, B. Britten, Teatro Carlo Felice
Un'immagine dell'opera Midsummer Night's Dream di B. Britten, Teatro Carlo Felice

Ivan Salice

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