Il Klee-Barabino per Giulia

"Volevo solo scomparire in un abbraccio"
Il murales a Milano per Giulia,
realizzato dall'artista Fabio Ingrassia.
Sono giorni difficili: dopo il caso di cronaca nera del femminicidio di Giulia Cecchettin, l'atmosfera è tesa. La notizia di questi giorni, un tragico evento, ha portato una serie di conseguenze a livello di opinione comune e di azioni giovanili e cittadine non indifferenti. 

Il nostro Liceo, l'artistico Klee-Barabino, ha prontamente risposto. La mattina del 23 novembre del 2023 alle sette e quaranta - siamo vicini alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - un gruppo di studenti ha voluto esprimere il suo dolore sugli eventi recenti. 
Gli studenti iniziano a raggrupparsi, non è stato un evento a sorpresa in quanto i giorni precedenti tramite svariati mezzi di comunicazione digitale l'evento è stato annunciato con messaggi vari. Fa freddo quella mattina, quasi a sottolineare la tristezza di quei giorni.

 Le studentesse e gli studenti del Klee-Barabino che hanno organizzato l'evento iniziano a parlare, quel chiasso mattutino prima di una qualsiasi mattinata scolastica viene spezzato dal silenzio per ascoltare le voci al megafono. L'incontro è durato all'incirca 20 minuti, nei quali gli studenti, una buona parte con almeno un indumento rosso, hanno espresso i loro pensieri sui temi del femminicidio e la situazione della donna nella società. "Lo sapevamo già", così si riferiscono a quei giorni dove si sperava che gli eventi a noi conosciuti fossero diversi. I problemi sono gli stessi che ripete Elena, la sorella di Giulia. L'elemento principale è la donna, come viene sminuita, sottomessa e zittita se non in certi casi picchiata e nei casi atroci uccisa. L'interesse degli interventi è quello di non chiedere più giustizia ma un cambiamento in questa società, partendo dalla scuola fino a quelle piccole cose che però, unite, fanno la differenza.

La manifestazione è durata poco in quanto si è svolta 20 minuti prima dell'entrata degli studenti a scuola e di conseguenza la massa principale è entrata per svolgere la giornata scolastica.
Nel frattempo le altre due sedi non sono rimaste a guardare: gli studenti di Viale Sauli hanno anche loro manifestato per gli stessi motivi, vestiti di rosso, hanno espresso gli stessi pensieri. Hanno fatto interventi a voce, appeso volantini e striscioni, hanno ottenuto un notevole riscontro con una grande partecipazione da parte degli studenti.
Stessa cosa a Quarto, dove nelle ultime ore hanno parlato di Giulia e si sono vestiti di rosso, appendendo cartelloni e manifesti. In generale all'interno delle mura della nostra scuola è tanta la voglia di reagire, di parlare, di trasmettere un messaggio diverso, per un mondo senza violenza.

Ivan Salice

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