Opinione non richiesta su un musical straordinario

Il cast di Hamilton saluta Obama a New York
 nel 2015 (Official White House Photo by Pete Souza)
Bene o male i musical non piacciono a tutti, per via di stereotipi e luoghi comuni sul fatto che sono cringe ecc. Ma, per quanto per alcuni tipi di musical può essere vero, che non citerò perché qualcuno potrebbe arrivare sotto casa mia con i forconi e le torce, alcuni musical sono veramente fantastici, e - pensa un po' Susanna di 55 anni che mi hai detto una volta "eh ma non impari niente da quella roba" - esistono dei musical che effettivamente ti insegnano della storia e dei valori.
Uno di questi è Hamilton, musical del 2013 che non è mai passato di moda. Scritto dal genio Lin-Manuel Miranda, la persona che mi ha portato a vedere i musical dalla prospettiva dello scrittore e del performer, sul tesoriere di stato statunitense Alexander Hamilton (so che mi dirai "ma chi cavolo è?" tranquill* me lo chiedevo anche io e a volte me lo chiedo ancora) e tutto quello che è la sua quotidianità (la rivoluzione, la prima repubblica, gli scandali ecc.). 
COSA IMPORTANTE: questo articolo potrebbe contenere spoiler, quindi mi sa che è meglio che guardi prima il musical poi se ti va passa di qua a sentire la mia opinione non richiesta 

Le canzoni sono molteplici (46 in totale) e queste sono le mie preferite:

*dal primo atto*

- Winter's ball - dopo essere diventato la spalla di Washington, Alex, si ritrova ad un ballo dove come ogni persona con un ego leggermente più grande del normale ci prova pure con una colonna finché non gli va bene)
Helpless - tornando alle fantastiche sorelle, Eliza si concede una canzone solista e racconta della sua storia romantica con Alex e alla fine possiamo trovare la loro cerimonia di matrimonio
Satisfied - Angelica, sua sorella, non era molto contenta del matrimonio di Eliza, dato che aveva una piccola crush per lui, e  in pratica tutta la canzone ne parla e si mette in un angolo per non ferire sua sorella. un esempio di questo concetto è la frase "at least my dear eliza is his wife, at least i keep his eyes in my life")
- Dear Theodosia - è una ninna nanna ai figli di Burr e Hamilton dove gli promettono di essere sempre con loro e di essere buoni padri e altre cose molto sdolcinate che mi fanno piangere fiumi.

*dal secondo atto*

Say no to this - partiamo col botto, il secondo atto ci regala scandali e solitamente è colpa di Hamilton. Appunto lui tradisce la moglie con una ragazza più o meno a caso e poi il marito gli chiede soldi in cambio del suo silenzio. Eh non è mica stupido ci deve guadagnare.
Hurricane - Hamilton parla della sua storia tragica e di come la scrittura lo abbia salvato in tutte le situazioni e con questo signore, signori e signor*, vi presento l'idea più stupida del universo: scrivere tutto quello che è successo, esplicitamente, senza neanche pensare che la moglie lo scoprisse.
Burn - la reazione della moglie, estremamente disgustata e arrabbiata. 

Dopo tutto questa pippa sulle canzoni vi posso dire effettivamente la mia su tutto il musical, lasciando stare l'idiozia di alcuni personaggi (sì Alexander parlo di te): è uno spettacolo meraviglioso con coreografie e giochi di luci mozzafiato, tanto che a volte spero di poterlo rivedere con gli stessi occhi della prima volta... perciò approvatissimo!  

Francesca Bramato                          

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