I Lush, icone britanniche dimenticate

- Subito prima dell' enorme successo del Britpop e del Grunge di metà anni 90, nel mondo della musica alternativa britannica regnava un genere altamente sperimentale e psichedelico chiamato Shoegaze.

Nato nel 1988 con i primi due EP e il primo album dei My Bloody Valentine in Irlanda, lo Shoegaze è un genere derivante principalmente dal rock alternativo che si concentra sul creare suoni distorti, eterici, e ondate di suoi che spesso vanno a far affogare gli elementi vocali trasformandoli in elementi melodici, ed uno dei primi gruppi dell'era "classica" del genere sono proprio i Lush. Artisti che spesso uniscono suoni descritti come "sensuali" al grande mix di suoni già presenti nello Shoegaze.

Una foto di Miki Berenyi e Emma Anderson
 Miki Berenyi e Emma Anderson si conobbero alle superiori nei primi anni 80, un periodo definito da entrambe come difficoltoso per le varie severe restrizioni della loro scuola privata. 

Le due hanno entrambe vissuto delle infanzie difficili. Miki nella sua fece  fronte agli abusi da parte di sua nonna e alla problematica vita di suo padre, eventi che la portarono alla solitudine e all' isolamento, ed un' esperienza orribile subita a 15 anni quando venne quasi rapita, esperienza che ovviamente cambiò molto la sua vita.
Emma invece visse un'infanzia 
decisamente meno intensa, ma comunque difficile, passata principalmente sola nel club di veterani gestito da suo padre, ma furono in parte proprio queste esperienze a legarle.

Le due passarono molto tempo in vari concerti di artisti dell'epoca, sia con gruppi come i Duran Duran, ma principalmente artisti gotici come i Sisters of Mercy, i Cure, Siouxsie and the Banshees, e i Cocteau Twins, due band che andranno ad influenzare molto i Lush, e vedendo proprio questi artisti suonare decisero di voler fare lo stesso, anche se inizialmente le due suonavano in gruppi diversi.

La band venne formata ufficialmente del 1987 sotto il nome di "The Baby Machines"da Emma e Miki, Meriel Barham, Chris Acland, che all'epoca era il fidanzato di Miki, e Steve Rippin, che decise di unirsi a loro dopo aver risposto ad una pubblicità che il gruppo aveva creato per trovare un bassista, e che dopo averli sentiti suonare per la prima volta li definì il "peggior gruppo che avesse mai sentito".

Dopo poco tempo però la cantante Meriel Barham lasciò il gruppo per formare i Pale Saints, un altro gruppo molto iconico dalla scena Shoegaze, e venne sostituita da Miki, dopo vari nuovi cantanti che il gruppo cacciò per "avere troppo ego". I loro primi giorni furono composti da musica punk con chitarre rumorose, che volontariamente utilizzavano per seppellire gli elementi vocali, principalmente per vergogna. 

Nel 1989 i Lush proposero delle loro demo alla casa produttrice 4AD, casa che ha anche pubblicato musica di artisti britannici estremamente influenti come i Pixies, i Bauhaus, e i Cocteau Twins, e catturarono l'attenzione della casa produttrice, ma anche dello scetticismo da alcuni direttori. Alla fine nello stesso anno pubblicarono "Scar" (Graffio), un mini album che univa Shoegaze, Post-Punk, e Jangle Pop. Fu un grande successo, e venne definito come un progetto sonoramente vario.

L'anno successivo la rivista Sound definì i Lush "la speranza più brillante per la musica britannica" insieme a band come i Pixies, gli Stone Roses, e i Sunday, dopo l'uscita del loro successivo EP "Mad Love" (Amore Folle), e del loro primo album "Gala", una raccolta delle canzoni dei loro precedenti lavori.

Ma forse l'anno più importante per il gruppo fu il 1992.

La copertina di Spooky
Questo anno si aprì con Steve Rippin che lasciò la band dopo essersi trasferito in Galles, e venne sostituito da Phil King, che decise di unirsi ai Lush dopo averli visti suonare in un pub. Con l'arrivo di Phil venne rilasciato il singolo "Nothing Natural" (Nulla di naturale), creato per promuovere il loro secondo album "Spooky" (Spaventoso) che divenne il più grande successo per il gruppo, raggiungendo il settimo posto nella classifica degli album britannici di quel anno, e il primo nella classifica di musica alternativa. Questo  album non solo fece diventare Kurt Cobain un fan della band, ma portò anche i Lush ad esibirsi al Lollapalooza di quel anno con gruppi come i Soundgarden, i Red Hot Chili Peppers, ed anche i Jesus and Mary Chain in America. Spooky viene descritto come un lavoro "angelico" e "atmosferico" e altamente influenzato dai Cocteau Twins.

Ma per quanto Spooky viene considerato il più grande successo dei Lush, non viene considerato il miglior album della band, quel titolo va a Split.

Copertina di Split
"Split" (Diviso) fu rilasciato nel 1994, e nonostante sia definito il miglior album dei Lush, ed anche uno dei più grandi essenziali dello Shoegaze, venendo spesso descritto come un lavoro "introspettivo" e "emotivamente turbolento", essendo anche per un buon mix tra Shoegaze e Pop, fece meno successo di Spooky, principalmente per una campagna pubblicitaria fallimentare. Per quanto sia un album con suoni leggeri e delicati, è anche un progetto che tratta temi più maturi, ed altri legati principalmente al passato di Miki Berenyi. Per produrlo la band lavorò con il produttore Mike Hedges, che in passato aveva lavorato con grandi icone della musica britannica come gli U2, e i Cure, e fu una figura che influenzò tantissimo la produzione di questo lavoro. Fu proprio lui a proporre ai membri dei Lush di lavorarci subito dopo il loro tour, perché molti dei loro fan trovavano il gruppo più "potente" dal vivo, e l'obbiettivo di Mike fu proprio quello di catturare questa energia in un effettivo album.



Un'immagine dei membri dei Lush

Nel 1996 i Lush pubblicarono il loro ultimi due album, "Lovelife" (Vita amorosa) e "Topolino", due album Britpop con temi femministi creati per combattere la cultura maschilista intorno al genere. Ma la storia del gruppo non doveva finire qua, loro sarebbero dovuti tornare a fare musica Shoegaze, e a continuare la loro carriera, ma tutto finì il 6 ottobre dello stesso anno, giorno in cui Chiris Acland, il batterista del gruppo, si tolse la vita per motivi ancora oggi sconosciuti. Dopo poco il gruppo, insieme ad altri artisti Shoegaze venne dimenticato con la crescita del successo dei Britpop e del Grunge.

La copertina di Fingers Crossed 
Ma nel 2016, insospettabilmente venne annunciato un piccolo ritorno dei Lush, con l'uscita dell'EP "Blind Spot" (Punto cieco) e un piccolo tour europeo, e questa volta, per scelta dei membri la storia del gruppo si chiuse.

Nel 2022 Miki Berenyi pubblicò un libro "Fingers Crossed: How Music Saved Me From Success" (Dita incrociate: Come la musica mi ha salvato dal successo) dove parla della sua vita, della sua vecchia relazione con Acland, e il trauma legato al suo suicidio, del suo successo con i Lush, della sua nuova carriera da giornalista musicale, ed anche del possibile futuro della Shoegaze dopo la rinascita del genere della fine degli anni 2000.

 Tomas Casati










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