Uno sguardo ai "Mistery Play" della 5D

Mercoledì 11 Dicembre 2024 mi sono avventurata fino al terzo piano del Liceo Artistico Klee-Barabino per poter osservare alcuni lavori della classe 5D di scenografia, dove gli studenti, come progetto per la professoressa Campanella, avevano realizzato dei teatrini di carta di nome "Mistery play". Quando sono arrivata ho subito cominciato a fotografare e fare mille domande; ecco che cosa ne è uscito. 

Questo lavoro è iniziato con uno studio sulla composizione partito da alcune cartoline, formato 10x15, con diverse forme geometriche da collocare in modo simmetrico inserendo la parola "composizione", parola che poi si è evoluta durante il corso del progetto, diventando "dada". Il terzo set di cartoline è diverso dai primi due perché gli elementi geometrici che erano inseriti all'inizio sono man mano andati diminuendo, riducendosi ad un cerchio, senza l'obbligo di simmetria e sperimentando materialmente con lo sfondo. 
In contemporanea con questo lavoro se n'è svolto uno a livello testuale, sull'interpretazione e l'immediatezza, buttando sul foglio idee il più velocemente possibile. Gli studenti avevano 5 minuti per fare un veloce schizzo a matita da uno stimolo (parola o breve frase) dato dalla prof Campanella. Il disegno è stato successivamente accompagnato da brevissimi pezzi di testo, a sua volta accompagnati dall'individuazione di un gesto infinitamente ripetibile nello spazio. Questo processo si è ripetuto 4 volte per un totale di 4 stimoli: "nuotare sott'acqua", "l'estate", "vendetta" ed "essere inseguiti". 
Continuando il lavoro sulla composizione, sono stati utilizzati cartoncini bianchi, china e strumenti di disegno non convenzionali (spazzolini da denti, foglie, bastoncini, fibbie)  per la creazione di tre cartoline che dovevano funzionare sia insieme, sia singolarmente. Dopo così tanto lavoro, la prof Campanella ha deciso che era necessario trovare un modo per esporre questi lavori, e l'ha fatto tramite la creazione di teatrini di carta contenenti delle icone riprese dalle cartoline precedentemente realizzate e una delle frasi e conseguenti riflessioni. Il processo creativo è stato documentato tramite la creazione di delle cartelline richiudibili piegate in 3. 

A seguire, alcune foto dei lavori degli alunni e, sparse un po' in giro, alcune riflessioni degli studenti.

 "Io ho scelto un testo che ho scritto con lo stimolo essere inseguiti da cui ho ricavato le parole occhi addosso. Piccole parti delle varie cartoline che ho realizzato sono state tagliate e messe in contrapposizione finché non ho ottenuto un risultato che mi piaceva", dice Sofia, studentessa di 5D. 

"Ho scelto nuotare sott'acqua perché quando era il momento di scrivere mi è risultato il più facile ed immediato, l'ho subito ricollegato alle sensazioni che provo quando sono sul palco e i movimenti fluenti che mi accompagnano. Questo me l'ha fatto sentire più intimo rispetto agli altri. Nel mio teatrino compare la frase nuotare sott'acqua e le cartoline con i segni più fluidi e continui che avevo realizzato per dare un senso di scorrevolezza", spiega invece Lucia. 


"Io mi sono basata sulle mie cartoline per scegliere il tema. Ne ho viste molte che secondo me seguivano schemi simili, e da lì mi sono ispirata per creare il mio teatrino sul tema vendetta", dichiara Anita. 



"Il tema l'ho scelto ispirandomi ad una mia cartolina iniziale, dove avevo messo una luna e una piantina ritagliata da un giornale. La piantina piena di strade mi ha ricordato il motivo dell'essere inseguiti, così ho scelto quello per realizzare il teatrino; in questo ho cercato di dare l'impressione di un luogo molto lontano da raggiungere, ovvero la luna, tramite la cartina, che rappresentava un percorso ritmico e preciso lungo il quale chiunque poteva essere inseguito", ci racconta infine Marianna. 

Un ringraziamento speciale a Lucia che si è fatta in quattro per illustrarmi il progetto, e a tutti quelli che mi hanno dato una mano!

Francesca Gado

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