Gli Smashing Pumpkins e la paura di crescere

Una delle canzoni più famose e memorabili degli anni novanta è 1979 degli Smashing Pumpkings, ma una cosa che pochi sanno riguardo questo brano è che tratta temi fortemente legati alla depressione di Billy Corgan, il cantante del gruppo, e di come sia anche molto legata allo strano concetto della nostalgia.

In sé la nostalgia è uno strano concetto, abbiamo un'idea di questa vaga sensazione per questa voglia di tornare indietro nel tempo. La parola arriva dalla parola greca "nostos" che significa "ritorno a casa" e "àlgos" che significa "dolore", e nella sua forma originale veniva considerata una forma di malinconia, l'idea che tu non possa completamente tornare da dove sei arrivato, che una volta lontano da casa, tu non sia mai più lo stesso. 

Ma questo concetto di nostalgia nel corso degli anni è cambiato parecchio, ed oggi viene considerata una sensazione per lo più positiva, o almeno un po' "agrodolce", ed è dovuto a come le nostre menti funzionano. Non ci ricordiamo l'evento, ma la memoria dell' evento, la nostalgia è il passato idealizzato, e 1979, lo fa alla perfezione.

La copertina di Mellon Collie and the Infinite Sadness
Billy Corgan aveva 12 anni nel 1979, era un preadolescente, quel periodo di transizione tra l'infanzia e l'adolescenza, e quando l'album "Mellon Collie and the Infinite Sadness" (Mellon Collie e la tristezza infinita) che conteneva la canzone uscì era il 1995, e Billy aveva ormai 28 anni. Diceva che stava per arrivare un punto di non ritorno per lui, il punto in cui avrebbe perso la connessione con la sua gioventù, per riassumere tutte le cose che provava a quell'età ma che non aveva il coraggio di dire, ed è proprio per questo motivo che lui decise di scrivere il brano. 

Durante l'intera durata della canzone è presente una certa sensazione di gioia, ma anche la percezione che questa sensazione stia per finire, che il mondo adulto sia dietro l'angolo, ma il ritornello "And I don't even care" (E non mi interessa nemmeno), ci fa pensare che, in fondo, a chi importa del futuro? C'è il presente da vivere. 
Pitchfork scrisse riguardo alla canzone che "è Billy Corgan che chiede all'ascoltatore se conosce questa sensazione nostalgica, e nel secondo che la canzone parte, la risposta immediata è 'sì, dimmi di più?"

Anche il video musicale è la più grande approssimazione visuale di questa sensazione, segue una serie di adolescenti che fanno, appunto, gli adolescenti, con scene come quella di una ragazzo che rotola giù da una collina all'interno di un copertone, o la festa alla fine del video. Questa è la gioventù mostrata nel suo stato quasi onirico, per quanto nella vita reale c'erano anche la scuola, problemi con i propri genitori e se stessi, problemi amorosi, ed anche bullismo, ma avendo vissuto con genitori abusivi, e avendo subito atti di bullismo durante la sua gioventù, Corgan decise di non parlare di questi temi negativi. I membri del gruppo hanno sempre considerato questo come il loro miglior video, definendolo come "La cosa più vicina alla realizzazione di ciò che volevamo". 

Una foto dei membri degli Smashing Pumpkings                        
Corgan ha anche commentato il titolo del brano, dicendo che lui ha semplicemente scelto l'anno 1979 perché "alcuni anni suonano più importanti di altri", e anche perché il 1984, che sarebbe stato un anno che combacia di più con i temi trattati nella canzone, e l'effettiva età del cantante, è già un titolo molto significativo nel mondo della cultura pop dal libro di George Orwell, e avrebbe probabilmente confuso l'effettivo significato della canzone. 

Detto questo, il 1979 fu un grande anno per la musica, un anno che vede anche la nascita di gruppi come i Joy Division e i Cure, che iniziarono ad unire elementi del punk anni 70 con elementi più elettronici, e che furono le influenze principali per la band insieme ad artisti più recenti come i Pantera e i My Bloody Valentine, che presero il posto delle band che ho citato subito prima. 1979 è decisamente sulla stessa onda di questa trasformazione culturale. 

Nello stesso modo in cui 1979 rappresentò un'evoluzione nel mondo della musica, la canzone rappresentò un'evoluzione per gli Smashing Pumpkins, che abbandonarono i loro suoni Shoegaze, e rock più standard. 
Ad oggi la band ha provato anche a rivedere l'idea della festa alla fine del video, e trasmettere la sua energia in un concerto a tema, mentre la canzone viene ricordata come uno dei più grandi classici del Metal alternativo di sempre.

Tomas Casati

Commenti

  1. Bell'articolo, credo colga bene i testi di Corgan. La nostalgia per quel mondo onirico adolescenziale è in ogni brano, quella fase della vita in cui il tempo si dilata ed ogni scelta è possibile, è il motivo per cui sono unici.

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