Shohei Ono: ritratto di un judoka immenso
Shohei Ono è un judoka giapponese di altissimo livello, considerato uno dei più grandi talenti della storia della sua disciplina (per me il migliore in assoluto); prima di parlare di lui però, parliamo un attimo dello sport che pratica.
Il Judo sportivo è un'arte marziale nipponica che si concentra sull'uso della tecnica e dell'equilibrio partendo da in piedi per controllare o immobilizzare l'avversario proiettandolo a terra. Si basa su princìpi come il ''non opporre forza alla forza'', utilizzando tecniche portando la schiena del nemico sul tatami (il pavimento dove si lotta) facendo Ippon, ovvero la vittoria del match. Nel caso non si riuscisse a ottenere la vittoria con una proiezione, si passa al ne-waza, scontro a terra. Per ottenere la vincita, in questo caso si hanno tre opzioni: immobilizzazioni (tenendo la schiena del uke per 15 secondi a contatto con il tatami), leve articolari e strangolamenti.
Bene, ora, dopo avervi introdotto un minimo questa arte marziale, torniamo a noi.
Nato nel 9 gennaio 1992 a Kakegawa, nella prefettura di Shizuoka, Ono si è specializzato nella categoria dei 73kg, non essendo neanche troppo alto, 170 cm. La sua carriera è segnata da una serie di successi straordinari, tra cui quattro medaglie d'oro ai Campionati Mondiali, due medaglie d'oro ai giochi Olimpici, due medaglie d'oro ai giochi Asiatici ed infine, una d'argento ai campionati Asiatici... quindi direi che ha ottenuto un bel malloppo di onorificenze, no?
Il Judo sportivo è un'arte marziale nipponica che si concentra sull'uso della tecnica e dell'equilibrio partendo da in piedi per controllare o immobilizzare l'avversario proiettandolo a terra. Si basa su princìpi come il ''non opporre forza alla forza'', utilizzando tecniche portando la schiena del nemico sul tatami (il pavimento dove si lotta) facendo Ippon, ovvero la vittoria del match. Nel caso non si riuscisse a ottenere la vittoria con una proiezione, si passa al ne-waza, scontro a terra. Per ottenere la vincita, in questo caso si hanno tre opzioni: immobilizzazioni (tenendo la schiena del uke per 15 secondi a contatto con il tatami), leve articolari e strangolamenti.
Bene, ora, dopo avervi introdotto un minimo questa arte marziale, torniamo a noi.
Nato nel 9 gennaio 1992 a Kakegawa, nella prefettura di Shizuoka, Ono si è specializzato nella categoria dei 73kg, non essendo neanche troppo alto, 170 cm. La sua carriera è segnata da una serie di successi straordinari, tra cui quattro medaglie d'oro ai Campionati Mondiali, due medaglie d'oro ai giochi Olimpici, due medaglie d'oro ai giochi Asiatici ed infine, una d'argento ai campionati Asiatici... quindi direi che ha ottenuto un bel malloppo di onorificenze, no?
Uno dei suoi trionfi più significativi, è la medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi di Rio nel 2016, dove ha dominato la competizione con il suo stile estremamente preciso e aggressivo, utilizzando una tecnica basata sull'uso dell'anca, chiamata Komi Goshi.
Ono è noto per la sua capacità di combinare una abilità fisica impeccabile con una forza mentale incredibile. Il suo stile di lotta è caratterizzato da una grande fluidità nei movimenti, dando un senso tattico eccezionale, specializzato nell' osoto gari e nell'uchi mata.
Ono è noto per la sua capacità di combinare una abilità fisica impeccabile con una forza mentale incredibile. Il suo stile di lotta è caratterizzato da una grande fluidità nei movimenti, dando un senso tattico eccezionale, specializzato nell' osoto gari e nell'uchi mata.
Nel Marzo 2023 ha scioccato il mondo del judo quando decise di saltare le Olimpiadi di Parigi 2024 ritirandosi... ciò ha sorpreso, ma riflette la sua volontà di lasciare questo sport al massimo del successo, con due ori olimpici e quattro mondiali, il suo impatto rimarrà indelebile, e ispirerà le nuove generazioni.
Martin Palozzi
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