Roblox è una piattaforma dedicata allo sviluppo di esperienze nel metaverso, conta 65 milioni di utenti attivi annualmente, quindi direi che non ha davvero bisogno di in un'introduzione, è sempre stata una piattaforma lodata da articoli provenienti giornali o riviste rinomate. Ma non molti parlano di ciò che si cela sotto questa maschera, delle controversie legate alla piattaforma, che partono dall'inadeguato sistema di privacy che protegge i contenuti sensibili dei propri utenti, truffe, anche alcune forme di sfruttamento di lavoro minorile.
Ma partiamo dall'inizio...
Roblox come compagnia fu fondata nel 2003/2004 da due amici, David Baszucki e Erik Cassel.
Ma Roblox come piattaforma non fu rilasciata prima del 2006, e non divenne famoso fino alla fine del 2008.
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David Baszucki e Erik Cassel
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La piattaforma inizialmente non veniva pubblicizzata come un metaverso, ma bensì come un online playground (in inglese letteralmente "parco giochi online"), un termine che cattura bene l'essenza di ciò che Roblox è effettivamente, avendo oltre 200 milioni di giochi creati dai propri utenti; la realtà però è che questi creatori ricevono solo (se non anche di meno) circa il 24.5% dei loro guadagni, il restante 75.5% va alla compagnia. Significativamente meno rispetto a piattaforme come
Steam realizzata appositamente per la vendita di videogiochi creati da piccoli sviluppatori, che si tiene solo il 30% dei guadagni.
E voglio sottolineare che nel 2021 Roblox è stata quotata in borsa per 41 miliardi di dollari, mentre la piattaforma stava decadendo e veniva ancora pubblicizzata come un luogo dove, cito: "i bambini possono creare giochi per altri bambini". Bambini quindi che non fanno altro che arricchire le persone dietro alla piattaforma, cosa che ha suscitato più di una perplessità: non potrebbe trattarsi di sfruttamento del loro lavoro?
Tomas Casati
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