Haze Cup: luci e ombre del torneo

Il calcio, lo sport più seguito al mondo, oltre che lasciare un segno nei cuori genovesi tramite le due squadre principali, Genoa e Sampdoria, riesce a farlo anche attraverso il torneo giovanile organizzato per le scuole superiori, l'Haze Cup
Il torneo, ben organizzato, parte dai soli 2 gironi del 2014 per arrivare ai 5 del 2024; il Klee-Barabino, la nostra scuola, quest' anno gioca nel girone D con Nautico S. Giorgio, Firpo-Buonarotti, Immacolatine e Montale. 
Ogni partita del torneo viene ripresa da un operatore professionista e ogni settimana escono nuovi highlights e interviste a giocatori ed allenatori sulle pagine social ufficiali del torneo (qui per esempio la pagina Istagramqui per esempio la pagina Istagram), inoltre ogni anno viene premiata la squadra vincitrice, il miglior portiere, il migliore giocatore e anche la miglior tifoseria.
Parte fondamentale del torneo sono le tifoserie delle scuole, che organizzate come in veri e propri gruppi ultras da stadio, con striscioni, cori e fumogeni, loro pane quotidiano, riescono a trasmettere il loro calore dagli spalti in campo .
Quello che si prova guardando una partita di calcio, che sia l'Haze Cup, una partita di promozione, la Serie A o la Champions League, è indescrivibile. Un oggetto semplice come può essere un pallone riesce a legare un largo gruppo di persone, ovviamente ognuno della sua scuola di pensiero, come possono essere genoani e sampdoriani, oppure il gruppo "Armata" del Casaregis e quello "Ignoranza rumorosa" del Leonardo, due delle scuole del torneo che non partecipano nel nostro girone. Comunque la cosa importante è che tutti sono legati da un unico amore, il calcio. 

La voce del bordo campo: parla l'allenatore del Fermi
"E' una grossa responsabilità ma allo stesso tempo un' emozione unica, alleni un gruppo di persone che sai essere seguito da 700 ragazzi, come obiettivo quest'anno ho i quarti di finale", spiega Samuele Vranicich, allenatore del Fermi 2024, che ha descritto ai microfoni dell'Ekleettico com'è allenare una delle squadre partecipanti al torneo, ma anche i punti di forza e le problematiche di quest'ultimo.
"Come aspetto positivo c'è sicuramente l'inserimento del calcio in un contesto scolastico - continua Vranicich - quindi un contesto che coinvolge dei ragazzi, ciò porta a tifoserie organizzate e a condividere del tempo insieme. Per quello che riguarda gli aspetti negativi invece c'è il fatto che le stesse tifoserie organizzate a volte portano su un secondo piano lo stare insieme, cito ad esempio un fatto accaduto lo scorso anno, quando hanno lanciato bottiglie di vetro in campo, rendendo l' ambiente pericoloso e portando all' interruzione della partita. Nonostante questo le problematiche non derivano solo dalle tifoserie ma anche dall'organizzazione, infatti ci sono state delle lamentele a causa dell' estremizzazione delle regole oppure dell'aumento dei prezzi, alcune scuole come il Galilei, hanno deciso di protestare, e a quel punto io non posso far altro che schierarmi dalla parte dei ragazzi."

   
La voce degli spalti: l'opinione della tifoseria
"E' un'emozione rappresentare la squadra come tifosa, le partite della Haze ti permettono di creare nuove amicizie e legami, formando gruppi anche con gli altri due istituti - dice Giorgia Palma, studentessa dell' istituto Casaregis che è parte dell'istituto Enaudi-Galilei-Casaregis
- cambierei sicuramente alcune delle limitazioni che ci sono state imposte dall'organizzazione, un esempio sono i cori verso le altre squadre. Penso che nello sport sia normale tifare per la propria squadra ma che sia ugualmente normale la competizione tra le scuole".



 









Denise Butticé

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