Giudizio pregiudizio e scelta, un workshop al Barabino

Le classi 5N-5L-5H hanno partecipato ad un workshop di educazione civica sul tema del giudizio, del pregiudizio e la scelta ideato dalla prof Luciana di serio e dal prof Luca di Bello
Il workshop era suddiviso in cinque giorni dei quali il primo è stato completamente dedicato alla spiegazione e alla visione di presentazioni dalle diverse tematiche ma sempre riguardanti il giudizio, il pregiudizio e la scelta.
Abbiamo parlato del pregiudizio riguardo i film, ma anche riguardo all'arte, per il razzismo e per l'enorme incomprensione che riceve l'arte contemporanea.
Il workshop richiedeva di creare cose differenti come: l’allestimento di una mostra, un’immagine dal forte impatto comunicativo, un prodotto, un video, una campagna pubblicitaria, un monumento, altro....

Per rendere il tutto più interessante hanno creato diversi gruppi con le persone delle tre classi mischiate. 

Partiamo dalle basi... ma che cosa è un workshop?
Un workshop è un gruppo di lavoro dove si intraprende un'esperienza immersiva su una tematica precisa. La nostra tematica, per l'appunto, trattava del giudizio, del pregiudizio e la scelta.

Gli obiettivi del lavoro erano molteplici: visione multidisciplinare dell'argomento, scambio di competenze, rimodulazione di spazio/tempi/comunità di apprendimento, rielaborazione di contenuti trasversali, sviluppo e capacità di presentazione;

Durante questi giorni quindi ci è stato richiesto di focalizzarci su un concept e analizzarlo nel dettaglio attraverso il metodo di illustrazione che trovavamo più opportuno.

I quattro giorni di sviluppo del lavoro sono stati molto duri e faticosi... e pensare che eravamo contenti di saltare le lezioni! Invece ci siamo trovati a lavorare ininterrottamente per le sette ore scolastiche, e a casa abbiamo dovuto, addirittura, continuare.
E' stato difficile perché, ovviamente, lavorare in gruppo non è per niente facile e trovare un'idea che metta tutti in comune accordo lo è ancora meno.
In particolare è stato difficile per chi, come me, frequenta l'indirizzo di arti figurative: non finiremo mai di ringraziare i ragazzi dell'indirizzo di grafica che erano nel nostro gruppo.
Già con questa affermazione capisco di essere cresciuta poiché, io stessa, senza capire la difficoltà che c'era dietro, avevo un pregiudizio per l'indirizzo di grafica, soprannominandoli "coloro che non fanno nulla" ed invece ho capito la vera difficoltà nel lavorare al computer.

L'ultimo giorno era dedicato alla presentazione dei progetti e devo dire che sono rimasta sbalordita dalla genialità e della creatività dei progetti dei miei compagni.
C'è chi ha trattato il tema della musica tramite un quiz, da fare insieme, dove usciva la foto di qualche nostro compagno o professore e quattro opzioni di stile musicale da scegliere, come per abbattere la convinzione che l'abito fa il monaco. C'è anche chi ha trattato il pregiudizio sulla salute mentale e chi ha deciso di trattare il tema del workshop attraverso la realizzazione di un videogioco con una grafica spettacolare!

Oggi però vi parlerò più nel dettaglio del progetto realizzato da me e dal mio gruppo di lavoro.
Come prima cosa dovevamo trovare il concept del progetto, e già capire cosa fosse esattamente è stato impegnativo. Alla fine abbiamo capito che il nostro concept era la scelta.
Per rappresentare la scelta abbiamo deciso di realizzare un cortometraggio e un sito che illustrasse tutte le nostre scelte con spiegazioni dettagliate.
E' stata davvero un'esperienza nuova e divertente. Nella nostra scuola abbiamo una stanza con lo schermo verde e con l'aiuto di un nostro professore, Mauro Panichella, abbiamo realizzato tanti piccoli video che poi un nostro compagno di progetto ha assemblato creando anche digitalmente la stanza in cui si sarebbe svolta la scena. 
Il nostro progetto è intitolato "TRA I CONFINI DELLA SCELTA".



Come potete sentire , nel cortometraggio abbiamo deciso di utilizzare le nostre voce, scelta difficile e azzardata, ma volevamo esprimere il nostro giudizio più doloroso e dal momento che viene detto dalle nostre voci lo rende vero, pungente, perché noi siamo i primi ad essere ipercritici su noi stessi.
Questa scelta di utilizzare i nostri "problemi" personali è stata fatta anche per rendere il progetto intimo e per diffondere empatia nel pubblico.
Non mi pento della scelta di inserire un mio "problema" personale ma devo ammettere che non è facile, per me, guardare il cortometraggio senza provare vergogna.

Ritratto con mano rossa
La mano rossa per noi indica lo schiaffo morale e il dolore subito, quello dato dal giudizio ricevuto, che non riesci a toglierti dalla testa e, qualvolta, anche di dosso.

La scelta è rappresentata nell'ultima scena del video, quando tutti si trovano davanti a due porte costretti a fare una scelta, non tutti sceglieranno la porta "giusta" e colei che sceglie la porta "sbagliata" non avrà più solo la mano rossa sul viso, ricevuta in precedenza, ma avrà altre impronte sul viso e avrà anche le sue mani rosse proprio a simboleggiare che riceverà indietro l'odio che ha scelto di seminare, ne sarà vittima e carnefice.

Affrontare pregiudizi e giudizi con saggezza rappresenta una scelta di grande forza interiore, testimoniando un impegno per costruire connessioni basate sul rispetto reciproco e sulla comprensione.
Le nostre scelte riflettono i valori e gli obiettivi che guidano le nostre vite.

Una tematica trattata anche approfonditamente è la responsabilità.
La nostra responsabilità individuale è quella di rispondere delle scelte che facciamo.

Se volete saperne di più consultate il sito creato da noi con grande impegno e dedizione clicca qui.


Come potete vedere abbiamo realizzato anche delle foto magnifiche e piene di significato!
Per guardarle tutte dovrete consultare il sito.

Spero di non avervi annoiata, ma credo che sia stata una tematica importante e profonda da affrontare e con questo articolo, con la visione del cortometraggio e del sito, che è ancora più completo, di avervi fatto riflettere nella speranza di migliorare la nostra vita e quella degli altri eliminando odio e cattiveria.

A presto!

Chiara Jat

Commenti